Protezione Civile

L'Italia è un Paese ad alto rischio. 
Terremoti, alluvioni, frane, eruzioni vulcaniche, incendi. Rischi naturali cui si sommano a quelli legati alle attività dell'uomo, che contribuiscono a rendere fragile il nostro territorio. Previsione e prevenzione dei rischi, soccorso delle popolazioni colpite, contrasto e superamento dell'emergenza e mitigazione del rischio sono le attività di protezione civile individuate dalla legge n. 225/92, istitutiva del Servizio Nazionale. 

La “protezione civile” è l'insieme delle competenze e delle attività volte a tutelare la vita, l’integrità fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell'uomo. (Codice della Protezione Civile D.lgs n.1/2018).
Obiettivi principali di queste attività – che il Dipartimento indirizza, promuove e coordina in collaborazione con i governi regionali e le autonomie locali – sono la tutela delle persone e la salvaguardia del territorio. L'attività di previsione – svolta con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti – mira a valutare gli scenari di rischio e, quando possibile, a preannunciare, monitorare, sorvegliare e vigilare gli eventi e i livelli di rischio attesi. 
Allertamento, pianificazione, formazione, diffusione della conoscenza della protezione civile, informazione alla popolazione, esercitazioni e applicazione della normativa tecnica sono i principali strumenti di protezione civile per la prevenzione dei rischi sul territorio e hanno l'obiettivo di evitare o limitare i danni in caso di emergenza. L'attività di soccorso consiste, invece, nell'insieme degli interventi di prima assistenza alle popolazioni colpite. Il superamento dell'emergenza, infine, consiste nell'insieme delle iniziative necessarie per rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita nei territori colpiti.

LA LEGGE n. 1/2018 

DIRETTIVA 2018 PROTEZIONE CIVILE  ( APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO "INDIRIZZI PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE" )

IL PORTALE ALLERTE 

Rendere più veloci, efficaci e complete le comunicazioni in caso di situazioni di calamità o di emergenza sul territorio regionale: dai temporali alle alluvioni, al rischio frane.

Dal 2 maggio 2018 è diventato pienamente operativo il portale Allerta meteo Emilia-Romagna. Un unico spazio web che consentirà ad amministratori, cittadini e operatori, di trovare i documenti previsionali e di monitoraggio, consultare le mappe del rischio e i piani comunali di protezione civile.
Con il nuovo portale, si avrà soprattutto la possibilità di avere sott'occhio gli scenari degli eventi meteo previsti, in ogni porzione del territorio, geolocalizzando su una mappa dell'Emilia-Romagna, in scala verde, gialla, arancione e rossa, i rischi attivi nella zona di proprio interesse e seguire l'evolvere dei fenomeni.

La piattaforma multimediale della Regione Emilia-Romagna è attiva 24 ore su 24 e consentirà di rendere ancora più tempestiva l'attivazione delle situazioni di allarme e la trasmissione delle informazioni, per poter intervenire nel modo più efficace.

Verde, giallo, arancione, rosso:
un codice colore per i diversi livelli di rischio.
Una delle novità del portale è rappresentata dal codice colore che permetterà di avere in modo immediato la percezione della situazione in atto. Dunque verde, giallo, arancione e rosso per indicare i livelli di criticità legati a tutti i rischi oggetto di allertamento: idraulico (piene e allagamenti), idrogeologico (frane e temporali) e quelli dovuti agli altri fenomeni meteo: mareggiate, stato del mare al largo, vento, temperature estreme (gelo e ondate di calore), neve, ghiaccio e gelicidio. 
Il codice colore verrà utilizzato nel documento unico che sarà predisposto quotidianamente da Arpae Servizio Idro Meteo Clima e dall'Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile della Regione, in collaborazione con il Servizio geologico sismico e dei suoli (per le valutazioni sugli effetti che il maltempo può avere sui dissesti) e i Carabinieri forestali (per il monitoraggio del rischio valanghe).

Cosa cambia per i Comuni
I Comuni dell'Emilia-Romagna,che si trovano in una delle 8 zone (o 15 sottozone di allertamento) in cui è suddivisa la regione, per la quale si attiva un codice colore giallo, arancione o rosso per la previsione di uno dei nove rischi contemplati, riceveranno tramite e-mail e sms di notifica la “nuova” allerta di protezione civile.
Le nuove procedure contengono corrispondenze precise tra codice colore e fase operativa da attivare per fronteggiare il possibile evento calamitoso: questo automatismo è il principale riferimento a disposizione dei sindaci per valutare quali misure di prevenzione e autoprotezione adottare per il loro territorio e le relative cittadinanze.

In particolare: colore giallo significherà per gli amministratori la necessità di fare scattare almeno la fase di attenzione, colore arancione il preallarme, rosso l'allarme.

A seconda della situazione i Comuni metteranno in pratica specifiche azioni concrete previste nei propri piani comunali di protezione civile a salvaguardia della popolazione, delle attività produttive e del loro territorio, in relazione anche a specifici scenari del loro territorio. Qualche esempio: avvisi ai cittadini, monitoraggio degli argini o chiusura di ponti e strade per rischio di piena; reperibilità dei tecnici comunali; in inverno, in caso di neve, uscita dei mezzi spargisale.

Nel corso di eventi idrologici potenzialmente calamitosi, i Comuni riceveranno sms ed e-mail di notifica quando la rete dei pluviometri o degli idrometri gestita da Arpae registrerà un superamento di quelle soglie che espongono il territorio al rischio di allagamenti ed esondazioni.

Il portale si propone come lo strumento operativo per allertare i Comuni. Per i cittadini è possibile iscriversi, indicando una o più località di interesse, sulla cui situazione potranno venire avvisati dai Comuni che decideranno di adottare questo sistema di comunicazione.
 

torna all'inizio del contenuto